Lavoratori delle campagne di Rosarno: “Lottiamo insieme, per il territorio!”
Rosarno, 12 marzo 2015
Spesso gli immigrati sono accusati di essere responsabili dei problemi del territorio, di appropriarsi di spazi e risorse che dovrebbero invece essere riservati agli italiani, ai cittadini. Di essere sporchi, di non volersi integrare. Ma in una città come Rosarno, gli immigrati contribuiscono con il loro lavoro e i loro consumi a mantenere in vita l’economia e la società locali. Si prendono cura degli anziani, pagano gli affitti. Chi lavora nei campi, soprattutto per la raccolta degli agrumi, spesso vive in case abbandonate o in campi ‘di accoglienza’ per i quali ogni anno vengono spesi centinaia di migliaia di euro tra soldi pubblici e finanziamenti del terzo settore. Questi non sono luoghi che possono facilitare la tanto invocata integrazione. Anzi, riproducono la marginalità e l’isolamento. Chi si sposta ogni stagione per la raccolta degli agrumi e delle olive in inverno, e degli ortaggi in estate, tra diverse regioni d’Italia, come chi attraversa l’Europa ogni anno per lavorare in agricoltura, dovrebbe invece essere facilitato nell’accesso a casa, servizi e luoghi di socialità. Non solo c’è bisogno del lavoro degli immigrati, ma i bassi costi dei loro salari e la loro stessa presenza sono conseguenza di scelte politiche e sistemi economici che causano da secoli guerre e povertà, in Africa come nell’Europa dell’est o nell’Italia meridionale. A Rosarno, a Foggia e in altre parti d’Italia, i lavoratori delle campagne da anni denunciano le condizioni di vita a cui sono costretti.
Giovedì 12 marzo, come Lavoratori Autorganizzati saremo in piazza a Rosarno per ribadire la nostra denuncia e chiedere che ci si prenda la responsabilità dei problemi di tutti, riconoscendo in maniera adeguata il nostro contributo al territorio e dandoci l’opportunità di continuare a darlo. A partire dalla casa, dalla salute e da condizioni di lavoro e salario giuste. Perché questo sia possibile, occorre facilitare per i cittadini stranieri le procedure amministrative, che spesso sono ostacolo all’accesso ai servizi e diritti minimi, come nel caso della residenza, e non alimentare un mercato ‘nero’ per i documenti. Lotteremo finché le cose non cambieranno!
Lavoratori Autorganizzati delle Campagne per info 3661299942