Giunti al quinto giorno di protesta, dopo aver ottenuto la garanzia di un incontro con il Prefetto, i richiedenti asilo ospiti del centro Malgrado Tutto di Lamezia martedì mattina hanno deciso di rimuovere il blocco stradale continuando comunque a presidiare i marciapiedi nei pressi del commissariato di polizia. Una delegazione composta da 5 migranti, uno per ogni nazionalità presente nel centro, accompagnata dagli attivisti che in questi giorni hanno solidarizzato con loro, ha dunque raggiunto la Prefettura di Catanzaro dove, alla presenza di interpreti e mediatori, si è tenuto l’incontro con il Prefetto. Fuori, ad attenderli, un gruppo di solidali che hanno voluto esprimergli ancora la propria vicinanza.
Nel corso dell’incontro i migranti hanno espresso le ragioni della propria protesta, partendo dalla scarsa assistenza legale avuta in questi mesi di permanenza nel centro. Hanno lamentato infatti di avere avuto pochissimi contatti con l’avvocato e di non essere a conoscenza della propria situazione giuridica. L’impegno preso è stato infatti proprio quello di verificare per ognuno di loro la propria posizione. Per quanto riguarda poi i documenti è stata garantita la possibilità di avere un documento di riconoscimento e quindi la tessera sanitaria.
Altra questione affrontata quella dei lavori di gestione del verde pubblico. Secondo quanto riferito dai migranti, infatti, avrebbero lavorato senza alcuna tutela assicurativa. Sul punto sarà necessario, a nostro avviso, effettuare i dovuti controlli per verificare se effettivamente si sono svolti lavori senza adeguata sicurezza.
Infine, per quanto riguarda le condizioni di permanenza all’interno del centro, nei prossimi giorni si terrá un’ispezione. Ispezione che però, a nostro avviso, sarebbe stata decisamente più efficace se fatta senza alcun preavviso.
Tornata la delegazione da Catanzaro, i migranti hanno poi deciso di sciogliere il presidio e di rientrare nel centro, con la consapevolezza di aver strappato una piccola ma importante vittoria. Dal canto nostro vigileremo affinché quanto promesso ai migranti venga rispettato.
A chi ci accusa di facili strumentalizzazioni rispondiamo che in questi giorni, come fatto in passato in altre occasioni, abbiamo semplicemente espresso solidarietà e dato voce a persone che vivono un disagio, ignorate dalla maggior parte della città, senza alcun tornaconto elettorale o di qualsiasi altra natura. Sminuire questo vuol dire sminuire la determinazione di chi, per cinque giorni, ha dato a tutti noi una lezione di dignità.
Qui più dettagli sulla lotta dei migranti del centro di accoglienza di Lamezia.
Collettivo Autonomo Altra Lamezia