Foggia, Comitato Lavoratori delle Campagne: cosa chiediamo alla Prefettura
Come lavoratori auto-organizzati delle campagne ancora una volta poniamo all’attenzione delle autorità e delle organizzazioni datoriali competenti alcune gravi e note questioni che richiedono un intervento URGENTE. È necessario affrontare realmente le attuali condizioni di precarietà ed isolamento in cui versano migliaia di cittadini stranieri, che vivono e lavorano nella provincia di Foggia e la cui presenza è indispensabile per l’economia del territorio, soprattutto per la coltivazione del pomodoro.
Per l’ennesima volta, esigiamo un permesso di soggiorno per tutti lavoratori e le lavoratrici presenti in Capitanata.
Molti di noi non possiedono più un valido permesso di soggiorno perché hanno perso il lavoro o perché non sono in possesso di regolare residenza. Altri ancora si sono visti rifiutare la protezione internazionale dalle commissioni territoriali e a seguire anche il ricorso al tribunale. Tutto questo avviene perché in Italia – così come in nel resto dell’Unione Europea – non esistono effettivi meccanismi di ingresso e di regolarizzazione per le persone provenienti da paesi terzi, e contemporaneamente perché le questure richiedono requisiti non previsti dal testo unico sull’immigrazione. In particolare, la Questura di Foggia da più di un anno richiede proprio la residenza per poter rinnovare il permesso di soggiorno, nonostante non sia un requisito previsto dalla normativa (art.7 co.7 e 8 TUI, d.lgs. 286/1998). Di conseguenza accade che diverse centinaia di persone che insistono nella provincia foggiana hanno perso e stanno perdendo un valido titolo di soggiorno e vengono così costrette alla marginalizzazione e all’illegalità. Nella passata stagione, le promesse del governo regionale rispetto alla regolarizzazione di chi tra gli abitanti del cosiddetto Grand Ghetto era sprovvisto di permesso di soggiorno sono rimaste lettera morta. Chiediamo che questa situazione venga sanata subito.
Chiediamo ancora una volta di poter accedere all’istituto della residenza, requisito indispensabile per poter usufruire di una serie di servizi, a prescindere dal fatto che si viva in luoghi considerati non idonei.
La legge italiana prevede in questo caso l’iscrizione anagrafica come senza fissa dimora. Per questo chiediamo che tutti i comuni della provincia di Foggia istituiscano un indirizzo fittizio e applichino la normativa.
Come accade da diversi anni e in diverse parti d’Italia, esigiamo ancora una volta almeno il rispetto dei minimi contrattuali previsti dal contratto provinciale unitamente alla fornitura di servizi: casa, acqua e trasporto dall’abitazione al posto di lavoro gratuito.
Come lavoratori stagionali, siamo costretti a condizioni abitative drammatiche. Le dichiarazioni di diversi esponenti politici nelle ultime settimane, come già in anni passati, indicano la volontà di eliminare ghetti e baraccopoli senza però fornire alcuna alternativa per coloro che vi abitano stagionalmente o tutto l’anno. Allo stesso tempo, a seguito dei tragici episodi che hanno caratterizzato la campagna estiva, politici e burocrati hanno espresso la volontà di affrontare la questione del trasporto sul luogo di lavoro. I contratti provinciali e nazionale già prevedono che le amministrazioni regionali, in collaborazione con i datori di lavoro, si adoperino perché i lavoratori abbiano garantito il trasporto gratuito. Chiediamo pertanto che le istituzioni, insieme alle parti datoriali responsabili, istituiscano immediatamente trasporti e alloggi per i lavoratori.
Sottolineiamo come ad oggi nel lavoro in agricoltura – soprattutto considerando gli operai agricoli impiegati nelle grandi raccolte stagionali – non sono previsti reali meccanismi di tutela e di garanzia ad esempio nel segnare le effettive giornate di lavoro e di conseguenza i contributi necessari per poter fruire della disoccupazione agricola. Le istituzioni nazionali e locali hanno la responsabilità politica di garantire il rispetto delle tutele minime previste dai contratti.
Comitato Lavoratori delle Campagne/ Rete Campagne in Lotta