Carmagnola, 30 agosto: Verità e giustizia per Ioan Puscasu, basta con lo sfruttamento dei braccianti!
DOMENICA 30 AGOSTO DALLE 16
VOLANTINAGGIO presso la “sagra del peperone”
CARMAGNOLA (TO) – PIAZZA BOBBA
VERITA’ E GIUSTIZIA PER IOAN PUSCASU
BASTA CON LO SFRUTTAMENTO DEI BRACCIANTI
Lo scorso 17 luglio, al culmine di in una delle giornate più calde dell’anno e dopo ore e ore di lavoro, Ioan Puscasu, bracciante romeno di 46 anni, in nero, pagato circa 4 euro all’ora, è stato colto da un malore in una serra adibita alla coltivazione di peperoni a Carmagnola, in località Tuninetti.
A quanto pare il proprietario della serra, con l’aiuto di altre persone, ha cambiato gli abiti alla vittima e l’ha fatto trasportare altrove, per nascondere il luogo e le cause della morte. Solo dopo diverso tempo arrivati il 118 e i carabinieri.
Ora le indagini sono in corso; ma comunque sia andata in ogni caso siamo di fronte a un omicidio per il profitto di un imprenditore agricolo, il quale non si è fatto scrupoli di sfruttare il suo dipendente e ha pure tentato una messinscena per coprire le proprie responsabilità.
Nell’estate in corso in Italia si contano altri morti durante il lavoro in campagna: quattro nella sola Puglia di cui una, Paola Clemente, era una lavoratrice italiana di 43 anni, madre di 3 figli.
Tragedie come queste sono una vergogna per la società intera, siamo tutti responsabili: non si può tollerare che ancora oggi decine di migliaia di lavoratori, per lo più immigrati, siano costretti a condizioni di lavoro simili alla schiavitù, mentre il prodotto della loro fatica finisce in bella mostra in sagre, supermercati o infine nella vetrina falsamente luccicante dell’Expo.
E’ importante che tutti i casi di sfruttamento non passino sotto silenzio, bisogna organizzarsi per ribellarsi a questo stato di cose, come si sta facendo in Puglia o anche più vicino a noi (ad esempio a Castelnuovo Scrivia in provincia di Alessandria), e come stanno facendo i lavoratori di altri settori dove lo sfruttamento è massiccio, ad esempio nella logistica.
Lottiamo per una società più giusta, senza razzismo e sfruttamento, in cui il lavoro venga svolto per i bisogni dell’uomo e non per il profitto!
Compagni/e solidali