Il Presidio permanente di Castelnuovo Scrivia, realtà autorganizzata composta da braccianti e solidali, ha rinnovato la richiesta di un incontro urgente con il Prefetto di Alessandria per discutere della drammatica situazione dei braccianti marocchini licenziati dell’azienda agricola Bruno e Mauro Lazzaro di Castelnuovo Scrivia al fine di ricercare soluzioni condivise e praticabili.
Le questioni tuttora aperte sono le seguenti:
1. occorre trovare uno sbocco occupazionale per i circa 20 braccianti tuttora rimasti senza lavoro, mancanza per la quale non sono in grado di far fronte al pagamento degli affitti e non possono rinnovare i permessi di soggiorno. Questi lavoratori sono stati impiegati per alcune settimane presso aziende agricole della zona, ma ormai la stagione agricola volge al termine.
Hanno sostenuto colloqui di lavoro presso cooperative operanti nell’interporto di Rivalta Scrivia, ma le chiamate promesse non arrivano.
Non devono pagare per aver avuto il coraggio di ribellarsi, rivendicando così i loro diritti e la loro dignità! Questa è la questione principale;
2. le cause per le vertenze di lavoro partono adesso, ma i tempi si prospettano lunghi, con prospettive di risarcimento assai remote, se si considerano le difficoltà già esistenti per recuperare le somme spettanti in seguito ad una causa di lavoro conclusa a marzo contro i Lazzaro; nel contempo, risulta che lui lavori tranquillamente utilizzando degli indiani di una cooperativa bresciana, faccia il raccolto, venda i prodotti e, a tutt’oggi, non sia stato perseguito penalmente per le situazioni gravi create.
Ci risulta altresì che allo stesso indirizzo dell’azienda Bruno Lazzaro si sia costituita una nuova società denominata Castelfresco srl, in cui i Lazzaro non compaiono, ma che ha come presidente del consiglio di amministratore tale Viarenghi Paolo, dirigente dell’associazione agricola Cia, che rappresentava i Lazzaro nei vari incontri che si tenevano in Prefettura;
3. in conseguenza del mancato pagamento delle spettanze arretrate ai lavoratori, gli stessi non sono in grado di pagare gli affitti (il 27 settembre ci doveva essere uno sfratto esecutivo di una lavoratrice, che però è stato rinviato al 19/11); un altro sfratto, di una famiglia con un bambino di poche settimane, dovrebbe avvenire a dicembre o gennaio;
4. come se non bastasse, a due lavoratori licenziati e senza stipendio, o quasi, da un anno e mezzo, sono arrivate due multe, da parte dei vigili di Castelnuovo Scrivia, di euro 329, per le quali gli stessi hanno presentato ricorso tramite i nostri legali;
5. c’è una situazione in Bassa Valle Scrivia di violazione continua di leggi e contratti nelle campagne. Non ci risulta che quest’estate siano stati effettuati controlli in loco; o meglio, un controllo è avvenuto – ci risulta – il 17 ottobre, quando ormai la stagione agricola volgeva al termine! Vogliamo capire qual è il percorso per il ripristino della legalità e per l’applicazione dei contratti e delle leggi sul lavoro.
Questa stato di cose non può continuare, prima o poi si rischia una nuova esplosione, nel silenzio totale di Istituzioni e di organismi di sorveglianza.
KARAMA in arabo significa DIGNITA’ e loro ci insegnano che LA DIGNITA’ NON SI VENDE!
Il Presidio permanente di Castelnuovo Scrivia Alessandria, lì 27 ottobre 2013