Boreano: Inizia l’intervento della Rete

Pubblicato domenica, 4 agosto, 2013, dall’Osservatorio Migranti Basilicata (http://www.osservatoriomigrantibasilicata.it/archives/6313)

Libertà Pace Solidarietà Boreano 4 08 2013

4 agosto Solidale a Boreano

siamo tutti a Boreano (Venosa) intenti a pulire gli spazi del Borgo di proprietà della Regione Basilicata (ALSIA) per organizzare una estate di mutuo appoggio verso i Nuovi Braccianti Migranti.

Pace, Libertà e Solidarietà c’è scritto su un lenzuolo bianco posto sulla porta di entrata della chiesa del borgo. Parole scelte dai braccianti, gli stessi che ci danno una mano per pulire gli spazi comuni antistanti la chiesa. I braccianti sono venuti alla spicciolata con gli stessi attrezzi che servono per la scerbature dei campi dei pomodori. Appena un saluto e poi tutti chini contro erbacce e i cespugli di rovo. Li a scagliare colpi di zappa, di pala e di rastrello verso quelle piante che crescono indisturbati da anni, da quando, molto tempo fa i braccianti furono allontanati e si dispersero nei casolari li vicino. Sappiamo tutti a cosa serve quel lavoro. Lo sappiamo noi che da oltre un decennio li seguiamo standogli vicino, rendendoli un po’ meno invisibili e loro che probabilmente ancora in modo incredulo si chiedono cosa stiamo a fare lì. Servono solo pochi sguardi per rinnovarci il saluto del ben tornato.

Quest’anno altri volontari e altre associazioni si sono dato appuntamento a Boreano. Non mancano le discussioni con il gestore dell’agriturismo vicino e i controlli delle forze dell’ordine.

Alle 11,30 ci si siede tutti assieme e si prova a raccontarci quello che faremo quest’anno a partire dalla Scuola di Italiano alla proiezione di filmati, c’è venuto a trovare un ragazzo che vuole provare a dare lezioni di regby, lo sportello informativo e quello legale, la possibilità di un screening oculistico, dare informazioni sulla sicurezza del sul lavoro e i danni che i pesticidi provocano, e tanto altro. L’intervento da parte loro verte sulla reale possibilità che hanno di svincolarsi dal caporalato e quello che eventualmente si potrebbe fare e quale il nostro appoggio per debellare questa piaga. Anche loro sono concordi che molto si potrà fare se gli stessi braccianti sono uniti.

Scivola così una mattinata di solidarietà e discussione, si ritorna a casa non prima di aver fatto il giro per i casali “alla Capitale” e non prima di aver svuotato le oltre mille e cinquecento litri di acqua.