Acerra: Nasce il “Collettivo per l’accoglienza e la solidarietà”

IMG_1046-630x250Dopo gli episodi del 18 Luglio e dei giorni a seguire che hanno visto contrapposizioni in Città rispetto alla vicenda dell’accoglienza dei migranti, è stato costituito il “Collettivo per l’accoglienza e la solidarietà”.
Quanto è accaduto ci spinge infatti a diverse considerazioni. Innanzitutto, se in parte comprensibili sono alcune criticità e preoccupazioni esposte dai residenti del quartiere Spiniello, in particolare per quanto attiene la necessità di non ammassare essere umani in abitazioni che tra l’altro è stato appurato non avessero i requisiti adatti, dall’altro lato va evitato che dietro tali obiezioni si nascondino strumentalizzazioni da parte di chi fa delle politiche di respingimento e di forme razzistiche e discriminatorie, tratti fondamentali della propria azione politica. Ci riferiamo in particolare ad organizzazioni politiche di chiara matrice fascista, come Casapound, che seppur non presente ha rivendicato quanto avvenuto, ma anche ad altre formazioni politiche apparentemente meno caratterizzate in tal senso che tuttavia nell’intera nazione provano esattamente a far leva sui timori dei Cittadini contribuendo a creare forme di chiusura culturale e sociale verso il “diverso”.
È nostro compito invece esattamente quello di contribuire a rafforzare visioni inclusive e solidari tra i Popoli.
Ovviamente non ci sfugge il tema della necessaria trasparenza rispetto alla gestione dei flussi migratori e di accoglienza. In tal senso il nostro Collettivo chiede all’Amministrazione e al Consiglio comunale di adoperarsi per mettere a conoscenza noi stessi e tutta la cittadinanza su quali azioni si intenderà intraprendere per affrontare tale questione. Chiediamo infatti di essere informati su possibilità, tempi e modi di accoglienza dei migranti confrontandoci anche su quali siano le migliori forme per creare integrazioni e per sottrarre l’accoglienza dei migranti al business di privati. Utile potrebbe essere che sia il Comune stesso ad organizzare luoghi e spazi per l’accoglienza individuando sul territorio anche professionalità quali mediatori culturali, traduttori, centri di servizi per garantire che i migranti non vengano lasciati soli e che sul nostro territorio si possa, con l’integrazione, creare una nuova forma di Welfare.
Gli episodi di sabato 28 ci richiamano inoltre al senso di attivismo e responsabilità rispetto a tante altre vicende. In particolare a come sia necessario oggi, come sempre, che l’Amministrazione comunale chiarisca quali sono le proprie politiche rispetto ai disagi sociali ed abitativi che vivono i nostri concittadini. Dal nostro punto di vista infatti, non esistono differenze tra poveri. Respingiamo con forza la retorica di chi dice “prima a noi, poi se avanza qualcosa anche a loro”. Tale atteggiamento è frutto di egoismi o di secondi fini politici. Per quanto ci riguarda invece esistono i disagi sociali ed economici, esistono i Poveri, di qualsiasi colore abbiano la pelle e di qualsiasi razza, religioni, cultura essi siano. Pertanto riteniamo che in un territorio come Acerra vada ripresa una discussione tra le realtà sociali ed una contrattazione tra esse, l’Amministrazione comunale e gli Enti sovra locali circa la necessità di immaginare un nuovo e rinnovato Piano di Edilizia Residenziale Pubblica. Come è necessario che l’Amministrazione individui forme comunali di agevolazioni per i proprietari che affittano immobili con contratti a Canone concordato e forme di disincentivi e penalizzazione più efficaci per coloro che mantengono immobili sfitti spesso solo per far aumentare i prezzi di mercato.
Così come vorremmo conoscere quali forme di sostegno anche indiretto al reddito immagina l’Amministrazione di dover proporre per poter aiutare chi resta senza lavoro, i pensionati al minimo, le famiglie numerose, ecc. Si potrebbero creare fondi di solidarietà per chi ha difficoltà nel pagare le utenze o per chi deve, per esempio, affrontare improvvisamente gravose spese mediche.
L’accoglienza dei migranti, quindi, ma non solo: la solidarietà, la cultura, la lotta ad un sistema economico che impoverisce sempre di più i Popoli. Prima era il colonialismo e l’imperialismo, oggi la globalizzazione e le comunità economiche sovranazionali indirizzate da Poteri finanziari occulti. I migranti fuggono da guerre e dalla povertà che le cosiddette Nazioni civili hanno contribuito a creare appoggiando uno o l’altro dittatore locale; la nostra popolazione vive un impoverimento progressivo che contribuisce a creare uno stato di contrapposizione di tutti contro tutti: stiamo parlando di due facce di una stessa medaglia. Ci sarà sempre chi fugge da guerra e miseria e chi non riesce a vivere nella propria nazione se non si scardina un sistema politico-economico che favorisce sempre di più esigue minoranze a discapito della stragrande maggioranza.
Non comprendere questo significa cadere nelle logiche dei Salvini, Farage o Le Pen di turno che contribuiscono ad abbrutire sempre di più la nostra Civiltà, a creare guerre fra i poveri, a favorire le condizioni per forme di fascistizzazione delle Nazioni.
Siamo convinti che i nostri Cittadini saranno capaci invece di dimostrare ancora una volta di avere in sé i principi della tolleranza e dell’accoglienza.

Collettivo di accoglienza e solidarietà